Instagram LogoPrima vacanza in Grecia, quindici anni fa. Era l’Estate del primo anno di liceo, ero fresca di grammatica greca, epica e grandi eroi. Attraversare lo Ionio in nave per raggiungere il Peloponneso mi faceva sentire come Odisseo dal multiforme ingegno. Un viaggio avventuroso, segnato da vento e acqua. Portavo con me il libro ‘Mitologia Greca - Dei ed eroi’ di Marilena Karabatea; nonostante conoscessi quelle storie a memoria mi piaceva ripassare gli infiniti alberi genealogici delle divinità, osservare i ritratti idealizzati degli eroi e simpatizzare per l’uno o l’altro personaggio. Guerra, passione, invidia, nascita, morte, bellezza. Nei miti greci c’era tutto e io finalmente avrei visto dal vivo il mondo in cui tutte quelle storie avevano avuto luogo. La prima sera la passammo in un piccolo paese vicino ad Olimpia. All’indomani avremmo visto il sito archeologico, il Tempio di Zeus e lo Stadio. La casa che avevamo prenotato era in mezzo agli uliveti in una pianura profumata e pacifica. Al cancello ci accolse una signora alta, con dei lunghi capelli neri raccolti in una treccia e un sorriso contagioso: Georgina. Indossava una tunica bianca di cotone, sandali di cuoio e uno scialle di seta. Tutto in lei ispirava leggerezza. Leggeri i vestiti, leggeri i capelli mossi dal vento e leggeri i suoi passi tra gli ulivi mentre ci accompagnava al nostro alloggio, nascoste tra le chiome degli alberi. Era così che immaginavo le dee del libro di Mitologia greca.
 Mentre la osservavo impegnata ricordo di aver pensato che ero davvero arrivata in terra Greca, luminosa, leggera, fatta di sole e divinità.