le 5 “C” da insegnare ai bambini!
Nov 02, 2022 8:31 am
Ossu Karateka,
Oggi partiamo subito forte!
Ho per te le 5 “C” da insegnare ai bambini!
Miglioreranno la tua lezione con i più piccoli te lo assicuro!
Educare un giovane karateka significa riuscire ad accrescere la sua autostima e favorirne lo sviluppo.
Vediamo come con l'aiuto delle 5 "c".
E’ fondamentale dare ai bambini regole e limiti.
Questo lo sanno bene i genitori che “spingono” i figli a “fare Karate” per correggere il carattere dei propri pargoli. Spesso i genitori sperano che il Dojo di Karate possa regolamentare i figli, declinando a 2 ore la settimana l’educazione dei piccoli.
Questo miracolo non avviene sempre ma spesso il fare Karate aiuta il piccolo ad apprendere delle regole che riporta anche nei comportamenti al di fuori del dojo.
Una delle difficoltà nell’educazione dei bambini è dargli delle regole.
Se un piccolo è abituato ad avere sempre tutto, crescendo avrà grossi problemi ad adattarsi alla società, a partire dall’ambiente scolastico, fatto di doveri e impegni.
Vediamo perché il dojo, il Karate e le lezioni ai bambini possono dargli una buona e sana disciplina.
La psicologa canadese Suzanne Valliéres nel suo libro “L’arte di comunicare con i bambini” ha ideato la “legge delle 5 C “. Vediamo quali sono e come i principi del buon Karate (anche degli altri sport, se ben fatti) possano aiutarlo ad accrescere l’autostima e favorire il suo sviluppo.
#1. Chiarezza
Le regole devono essere semplici, adatte all’età e vanno spiegate chiaramente.
Le regole del Dojo sono di facile comprensione, ognuno ne adotta diverse e non sono sempre le stesse.
Alcune semplici regole:
- Si saluta prima di entrare sul tatami;
- Si chiede permesso prima di uscire dal tatami;
- Ci si siede a terra a gambe incrociate o in ginocchio in semicerchio per ascoltare spiegazioni;
- Si beve solo quando il Sensei concede una sosta.
Oltre alla semplicità sarà necessario che la spiegazione sia chiara. E’ ovvio che regole semplici divengono anche facili da spiegare, ma non sempre questo avviene, quindi poche parole ed esempi che spiegano più di mille parole.
#2. Concretezza
Le regole devono essere concrete affinché il bambino possa comprenderle e seguirle adeguatamente.
Ad esempio: è concreto chiedere al bambino di sedersi in cerchio non lo è chiedergli di stare ad ascoltare in ordine.
E quando obbedisce porre l’accento sul suo buon comportamento: “Bravo Cosimo che hai messo le ciabatte ordinate“. Questo rinforzo positivo sarà per lui fonte di motivazione e accrescerà la sua autostima.
E quando obbedisce porre l’accento sul suo buon comportamento: “Che bravo, hai rimesso tutto a posto”. Questo rinforzo positivo sarà per lui fonte di motivazione e accrescerà la sua autostima.
#3. Costanza
Questa è la cosa più difficile per gli adulti. Le regole non devono cambiare a secondo dell’umore del momento o se gli insegnati sono più di uno a farle rispettare, i Maestri devono avere la stessa linea educativa.
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Come al solito i contenuti non finiscono qui..
Ora andremo ad analizzare le capacità mentali del karateka vincente.
Scopri quali attributi e capacità mentali sono fondamentali nello sport e come allenarle per diventare un bravo karateka.
Come allenatori mettiamo tantissima passione per creare il miglior programma di allenamento per i nostri atleti.
Come atleti mettiamo tantissimo impegno per migliorare le nostre capacità atletiche.
Ma possiamo dire lo stesso per le capacità mentali?
Esse sono altrettanto fondamentali per migliorare come karateka, sportivo e in generale come uomo/donna di successo nella società.
Ecco quindi le principali capacità mentali che un karateka deve possedere e allenare:
#1 Gestione dell’Ansia
Cioè la capacità di fronteggiare e controllare l’ansia.
Nello sport, come nella vita, non si raggiunge il successo senza ostacoli. Superare tali difficoltà porta un alto livello di stress e ansia.
Per l’atleta è quindi fondamentale riuscire a sostenere tali circostanze avverse.
#2 Fiducia
Fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità.
Attributo posseduto dai soggetti che credono nelle proprie abilità psico-fisiche e che affrontano le gare senza timore o rimpianti.
Poca fiducia porta dubbi, ansie e timori nell’atleta, tuttavia un eccesso può “accecarlo” e renderlo sborone, facendogli sovrastimare le proprie capacità o sottostimare quelle altrui.
#3 Tenacia Mentale/Resilienza
Tenacia, ostinazione, capacità di opporsi e recuperare in seguito a eventi avversi.
Un bravo karateka deve mantenere un ottimo livello di attenzione, dedizione, impegno ecc. anche nei momenti più difficili.
Es. Riprendersi da un infortunio
Come spesso accade, di più non è per forza meglio: un eccesso di tenacia mentale può portare l’atleta a non riconoscere i propri limiti e talvolta a scontrarsi in situazioni al di fuori della sua portata.
#4 Intelligenza Sportiva
Avere una buona intelligenza sportiva vuol dire capire come integrarsi, cosa è meglio fare in allenamento e in gara, saper trovare il significato e cosa è importante nei contesti in cui ci troviamo.
Questa è una caratteristica molto rara che si acquisisce con il tempo e l’esperienza.
#5 Focus
Abilità di concentrarsi e bloccare le distrazioni.
Saper indirizzare la propria attenzione selettivamente dove c’è bisogno, senza farsi distrarre dall’ambiente esterno (avversari, rumori, cellulare, la folla nel palazzetto, pensieri negativi) o da elementi trascurabili.
Troviamo la massima dimostrazione di Focus negli atleti che si concentrano e si isolano dal mondo esterno prima di salire sul tatami durante una gara.
#6 Competitività
Sana spinta motivazionale, di impegno e confronto.
Essere competitivo vuol dire impegnarsi per raggiungere il successo. Canalizzare la voglia di vincere in un evento determinato.
Spesso si nota un eccesso di competitività e aggressività.
È importante capire infatti che la sconfitta non è sinonimo di fallimento, bensì un evento possibile che deve servire per prendere atto dei propri punti di forza, debolezza e limiti.
Credo fermamente che il vero obiettivo delle gare non sia battere tutti gli avversari, piuttosto vincere contro sé stessi, saper di aver dato il massimo, affrontare la gara senza rimorsi cercando di superarsi ogni volta.
Vuoi scoprire le altre 6 capacità mentali ideali per un karateka?
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Oggi abbiamo parlato di tanti argomenti ripassa sempre le 5 C prima di fare lezione ai tuoi allievi più piccoli e cerca di stimolare in te stesso e negli altri le capacità mentali che abbiamo visto insieme. Spero che il viaggio ti sia piaciuto.
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