Nuovo anno, nuove collaborazioni!
Jan 28, 2023 8:31 am
Ossu Karateka,
Iniziamo il 2023 con una grande notizia: Karateka.it è media partner di alcuni tra i migliori atleti di karate a livello internazionale e mondiale. Seguili con noi e sostieni la diffusione del karate in Italia e nel mondo.
Il 2023 è finalmente arrivato e vogliamo iniziare questo nuovo anno con una super notizia, anzi sei!
Curioso, eh?
Vediamo subito le prime due.
Conferma della partnership con Mattia Busato e Angelo Crescenzo!
Anche per il 2023 Karateka.it si riconferma media partner di due grandi atleti a livello internazionale e mondiale: Mattia Busato (campione europeo e mondiale) e Angelo Crescenzo (n.1 nel ranking mondiale di categoria)!
Due colonne del karate azzurro, in questi mesi qui su Karateka.it abbiamo imparato a conoscerli meglio attraverso le nostre karate talks, scoprendo chi si nasconde dietro agli atleti di successo che macinano gare su gare e conquistano i podi più prestigiosi del mondo,
ma anche attraverso i loro post e loro storie Instagram, con i quali ci regalano momenti di vita quotidiana, consigli di allenamento e prime impressioni post gara.
Per scoprire qualcosa in più, per tenerti aggiornato sul loro percorso sportivo e per supportarli nella diffusione del karate in Italia e non solo, anche quest’anno rinnoviamo la nostra collaborazione con loro.
Ma le notizie non sono finite!
Nuovi atleti in partnership: Terryana D’Onofrio, Alessandra Mangiacapra, Clio Ferracuti e Matteo Fiore
Se segui i nostri canali social, forse ti sarai già accorto che qualche volto nuovo inizia a fare capolino nei nostri post Instagram o in qualche Reel qua e là.
Ebbene, proprio in ottica di dare sempre maggiore visibilità ai nostri atleti e alla nostra disciplina, siamo entusiasti di comunicarti che Karateka.it,
quest’anno sarà media partner di non uno, non due, non tre ma ben quattro nuovi atleti: Terryana D’Onofrio, Alessandra Mangiacapra, Clio Ferracuti e Matteo Fiore.
Wow, che emozione! Uh, devo riprendere fiato…
Vuoi scoprire chi sono?
Cosa aspetti? corri a leggere il nostro ultimo articolo! Ti basta solo un click!
Adesso passiamo ad un argomento più tradizionale,
volevo approfondire con te il TOMARI-TE: la sua influenza nel karate!
Approfondiremo non solo il Tomari-te rispetto alle tradizioni dello Shuri-te e del Naha-te, ma anche del suo profondo apporto alla formazione delle scuole Shorin-ryu, Shorei-ryu e stili moderni che derivano da essi.
Premessa storica
Verso la metà dell’800, in Okinawa, negli anni immediatamente precedenti all’avvento del governo Meiji e alla nascita di Gichin Funakoshi (entrambi nel 1868) accaddero fatti senza precedenti.
Mentre in Italia e Germania andava creandosi l’unità nazionale, nel Giappone centrale, il gabinetto imperiale iniziò a trasformare il paese, da retrivo e feudale, a potenza mondiale di prim’ordine.
Fu nel 1871 che le antiche 300 province governate da kuge, daimyo e loro sottoposti vennero organizzate nelle attuali 47 prefetture.
Fu nel 1879 che quella di Okinawa – la più lontana di queste prefetture – iniziò ad essere finalmente organizzata.
Decretata ufficialmente la fine del regno delle Ryukyu, in questo periodo denso di forti sconvolgimenti socio-politici, l’anziano Sokon Matsumura (1809-1901), i bushi coevi ed i rispettivi discepoli osservavano attoniti la morte di un’epoca di guerrieri contemporaneamente all’inizio della coscrizione obbligatoria, all’apertura della prima scuola pubblica ed ulteriori innovazioni.
Dal 1901 poi, in seguito all’introduzione del tode – il nome dell’antico karate – nelle scuole della prefettura di Okinawa, l’arte marziale a mano nuda delle Ryukyu iniziò ad essere divulgata anche presso le ultime classi sociali e quindi a trasformarsi in qualcosa di realizzabile da tutti,
a vantaggio della salute popolare e dei venti nazional-imperialistici che soffiavano con veemenza sulla fiamma della pericolosa politica militarista dell’epoca.
Nascita dei termini Shuri-te, Tomari-te e Naha-te.
Prima che l’attuale nome karate (lett. Mano vuota) divenisse di uso comune nel Giappone centrale come in Okinawa – ciò avvenne ufficialmente il 25 ottobre 1936 – il termine utilizzato già dalla fine del ‘700 presso i nobili residenti sull’isola era il già citato tode (Mano cinese).
Storicamente, occorre ricordare che il tode nacque da un coacervo di arti marziali cinesi importate in Okinawa, l’antico regno delle Ryukyu ma, nei primi anni del governo Meiji, questo piccolo stato vassallo della Cina era stato assorbito dall’impero giapponese e quindi trasformato nell’omonima prefettura.
Fu nella sua capitale Naha che, nel gennaio 1927, in occasione di un’importante dimostrazione di arti marziali organizzata per la visita del prof. Jigoro Kano, membro della Camera dei Pari, politico coinvolto nelle attività educative imperiali e fondatore del judo, vennero coniati tre nuovi termini: Shuri-te, Tomari-te e Naha-te, divenuti rapidamente di uso comune
La scelta di aggiungere il nome di tre vicine località situate nella zona meridionale di Okinawa quali Shuri, Tomari e Naha al termine te (mano, intesa come tecnica) nacque dalla necessità di assegnare una provenienza diversa alle tradizioni di combattimento riferite a tre noti maestri dell’epoca che, fino a quel momento, avevano identificato la Cina come l’origine delle rispettive pratiche.
I nomi di questi tre esperti sono ben noti a tutti: Kenwa Mabuni (1889-1952), Chotoku Kyan (1870-1945) e Chojun Miyagi (1888-1953). Rispettivamente, il futuro fondatore dello Shito-ryu era considerato un esperto di Shuri-te, il fondatore postumo dello Shorinji-ryu un campione di Tomari-te e il futuro fondatore del Goju-ryu un veterano del Naha-te.
Come affermato sopra, occorre sottolineare che questo fatto accadde nel periodo fra le due grandi guerre, un’epoca in cui il clima politico giapponese era caratterizzato da un forte nazionalismo, sentimento anti-cinese e potente fermento militarista.
Motivo per cui i burocrati non avrebbero facilmente accettato una disciplina, il cui nome era associato ad una nazione – la Cina – che esattamente dieci anni dopo sarebbe stata nuovamente attaccata e conquistata dal giovane ma potente impero nipponico.
Questo potrebbe bastarti per avere un'idea di massima, se vuoi scoprire qualcosa in più nel nostro articolo parliamo dei seguenti argomenti:
- Tre generazioni di esperti
- Un documento fondamentale
- Insegnanti ed allievi
- Il cinese di Ahnan
- L’eredità tecnica di Ahnan
- Lignaggi di Itosu e Higaonna
- Significato di Shorin-ryu e Shorei-ryu
- Tomari-te: passato, presente e futuro
Oggi vi abbiamo subito svelato alcune novità del 2023 ma abbiamo anche dato un sguardo alla tradizione del karate e le sue origini. Spero che il viaggio ti sia piaciuto!
Karateka.it segue per te ogni evento importante nel mondo del karate, con foto e contenuti esclusivi. Seguici su, Facebook | Instagram | Youtube.
Questa email ti è stata utile? Non dimenticare di farmelo sapere rispondendo a questa mail o sui nostri canali Facebook | Instagram | Youtube.
>> Inoltra questa email a un amico/a Karateka che non ci conosce. È gratis, gli fai un favore e ci rendi felici ❤️🥋
Arigatō gozaimasu