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Jan 20, 2022 2:04 pm

Ossu Karateka,


Oggi affronteremo tematiche del karate al di fuori del tatami con contenuti audio, video e testuali inediti ed esclusivi!


Parole giapponesi: 14+1 termini fondamentali nel Karate


Come ben sai non tutte le parole giapponesi possono essere tradotte con unici termini esatti. Comprenderne il vero significato in lingua è un arricchimento espressivo e culturale.


Sì, lo so che conoscere il significato delle parole Giapponesi non fa il Karateka; che praticare Karate non include, obbligatoriamente, parlare o capire le terminologie nipponiche.

Ma credo che nessun calciatore sia acerbo dalle traduzioni dei termini tecnici del suo sport: cornergoalcrosspenalty, per dirne solo alcune.


Se spesso l’assimilazione del nome straniero (giapponese) è solo la comprensione del termine associato ad una tecnica – rappresentabile mentalmente come schema motorio – nel caso del Karate, e di tutte le arti Giapponesi o Cinesi, il termine finisce non di rado per assume traduzioni non proprio consone, perdendo tra l’altro molto del suo spirito.


In termini pratici la traduzione del termine diventa meno importante del significato tecnico che assume. Ma conoscerla ti porterà ad un livello successivo della comprensione del tuo Karate.


Bene adesso veniamo a noi le parole sono più di 14 ma ti svelerò il significato di due termini molto utili per un karateka!


Tatami 疊

Tatami lo conoscono tutti come materassina o pavimento giapponese in paglia di riso sul quale si praticano le arti marziali e, tradizionalmente, usato come pavimento di casa.


Composto da pannelli rettangolari modulari, costruiti con un telaio di legno o altri materiali rivestito da paglia intrecciata e pressata. Oggi si utilizza lo stesso termine per identificare i puzzle in gomma utilizzati nelle moderne discipline marziali.

Le dimensioni sono 2 sun di spessore per 3×6 shaku di area: lo shaku (尺) è una unità di misura tradizionale giapponese pari a circa 303 mm, il sun (寸) la sua decima parte da 30.3 mm, quindi le misure del tatami corrispondono a circa 60×910×1820 mm (area: 1,6562 m2), cioè orientativamente allo spazio occupato da una persona sdraiata. Le stanze si misuravano tradizionalmente in numero di tatami.

I tatami solitamente sono “montati” a coppie di 2 in una direzione e 2 nella direzione perpendicolare.

Tatami 疊 significa anche ripetere, duplicare, ripetitivo.

I moderni, ma non modernissimi, tatami del Judo e del karate avevano le stesse dimensioni ma diversa composizione, con un rivestimento plastico che li rendeva più igienici degli originali in paglia.


Yoi 用意

Yoi lo sentiamo spesso durante una lezione di Karate e significa generalmente “pronti”.

Il kanji è composto da due simboli: 用意 che significano: disposizione, prepararsi, preparazione.

Si utilizza solitamente non solo come comando di preparazione posturale prima di una partenza (con una tecnica o con un combattimento o kata) ma soprattutto come attenzione mentale, predisposizione a quello che verrà richiesto.


Ne vuoi ancora?


Per scoprire gli altri termini utilissimi per un karateka?


Corri a leggere il nostro ultimo articolo!


15_termini_karate


Clicca qui per approfondire!


Anche oggi i contenuti non finiscono qui!


Sei pronto?


Adesso ho per te una lettura interessante di una figura storica nel mondo del karate!


E' arrivata in redazione la biografia di Stefano Maniscalco (scritta con Alex Pietrogiacomi) – L’ultimo Imperatore del Karate, erano sinceramente molte le aspettative sul libro. Tutte rispettate. Stefano è una figura iconica per tutti i karateka!


Uno di quei Karateka che sul podio delle Olimpiadi ce l’avrei visto bene. E per un soffio non ha rischiato di andarci davvero. 

Il Karate ha sempre poche luci addosso, e i Karateka ancora meno. Lo sai bene, con Karateka.it cerchiamo di dare attenzione a tutto il movimento, ma opere come quelle di Stefano sono fondamentali per creare il racconto degli eroi che vuoi emulare, che ti offrono ispirazione e ti portano alla pratica.


In questo libro Maniscalco si mette a nudo, mostrando il paradosso di come le vittorie di un campione siano quasi solo la punta dell’iceberg per quello che vuol dire davvero Essere un Campione.


Perché come recita il suo motto “Tutto parte dalla testa”.


Vuoi sapere cosa potrai trovare e cosa non troverai all'interno del libro?


Corri a leggere il nostro articolo!


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Una nuova puntata dei Karatetalks!


Il nostro Alessio ha intervistato Angelo Crescenzo atleta dell'esercito campione .mondiale a Madrid nel 2018 nella categoria 60 Kg.


Il nostro Angelo nell'intervista esclusiva ha parlato del percorso impegnativo per conquistare la qualificazione alle olimpiadi, di come reagire alle difficoltà che si incontrano nella vita da atleta e da karateka, i dei suoi punti di riferimento quando ha iniziato a fare karate e ci ha svelato ben 3 curiosità sul suo conto!


Cosa aspetti? Corri a vedere l'intervista!


Ti ricordo che se non puoi ascoltarla, la trovi anche in versione scritta, sempre sul nostro sito!!


angelo-crescenzo-olimpiadi


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Oggi abbiamo esplorato il karate al di fuori del tatami e chissà se qualcosa imparata oggi riuscirai a portarla li sopra per migliorarti, io spero di si!


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Arigatō gozaimasu


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